Esistono tantissime varietà di farina, anche se spesso in casa siamo abituati ad avere un solo tipo, quella 00. A varie necessità però corrisponde un diverso prodotto: scopriamo di più!

Le farine sono tante e diverse, e in base alle materie prime che le compongono possiamo ottenere la farina di grano, quella di mais, la farina di riso o addirittura quelle di legumi, come la farina di ceci o di lenticchie.

Pensate che sia finita qui? Eh no! Abbiamo la farina di castagne, quella di cocco e molte altre. Ognuna di queste è adatta a un particolare tipo di lavorazione e utile alla preparazione di differenti piatti genuini e golosi

Oggi vedremo insieme però solo alcune delle farine sopra elencate, quelle di uso più comune. Stiamo parlando delle farine di grano, conosciamole meglio.

La farina di grano

La farina di grano è quella più utilizzata ed è quella che si usa per preparare l’impasto della pizza, del pane, dei dolci e di tanti altri piatti buonissimi!

Ne esistono varie tipologie:

– farina 00

– farina 0

– farine 1 e 2

– farina integrale.

L’ordine crescente dei numeri accanto alle farine indica lo stato di raffinazione: dallo 00, la più raffinata, fino ad arrivare a quella integrale, la meno lavorata in assoluto.

La farina 00

Questa specifica varietà si ottiene mediante la macinazione con cilindri in acciaio e viene utilizzata per realizzare soprattutto soffici dolci, per preparare la pasta fresca o per addensare le creme.

Questa è la più raffinata tra tutte le farine che abbiamo visto. Ma cosa significa questo?
Per produrla vengono scartate, durante la lavorazione, tutte le parti esterne del grano, perdendo fibre, vitamine, sali e amminoacidi.

Si può dunque dire che questa farina sia composta solamente da amido e glutine.

La farina 0

Meno raffinata della precedente segue, più o meno, lo stesso tipo di macinazione e viene utilizzata per produrre lievitati come pizze, focacce e pane. 

Le farine 1 e 2

Queste due varianti vengono ottenute tramite macinazione a pietra, sottoponendo l’intero chicco alla lavorazione. Per questo motivo le farine 1, 2 e integrale non scartano alcuna parte del germe.

La vera differenza tra le tre tipologie è data dalla setacciatura, fatta in relazione alla dimensione dei grani, che sono di numero crescente in progressione con il numero della farina. Infatti, quella di tipo 2 è definita anche semi-integrale.

Le farine di tipo 1 e 2 sono utilizzate maggiormente per la preparazione di lievitati più rustici.

La farina integrale

Infine troviamo quella integrale, la migliore dal punto di vista nutrizionale.

Perché? Beh, essa contiene la maggior quantità di nutrienti e fibre ed è macinata a pietra. Questo significa che viene lavorata senza essere surriscaldata poiché i cilindri girano lentamente, così da mantenere intatti tutti i principi nutritivi del nostro prodotto.

Anche quest’ultima è adoperata, per lo più, nella preparazione di pizze e focacce rustiche ma soprattutto per pane e pasta integrale.

Altre farine: la semola di grano duro

Abbiamo parlato fino ad ora di prodotti a base di grano tenero, ma esiste anche la farina di grano duro!

Essa ha origine da una diversa specie di grano (Triticum durum), dalla quale si ricava la semola ovvero l’ingrediente che sta alla base dalla nostra amatissima pasta!

Sperimentiamo in cucina!

Tutto questo parlare non vi ha fatto venire una certa fame? Direi che sia arrivato il momento di metterci all’opera e provare a realizzare qualche prelibatezza!

Ecco a voi la ricetta base per una fantastica focaccia… non vi resta che decidere quale farina utilizzare per prepararla!

Ingredienti:

farina 0 500 gr

acqua 300 ml

lievito di birra fresco ½ cubetto.

Preparazione:

La realizzazione è molto semplice! Vi basterà sbriciolare il lievito in acqua tiepida e, con l’aiuto di un’impastatrice o con la forza delle vostre mani, impastare fino ad ottenere una palla di una consistenza omogenea.
A questo punto lasciate lievitare per almeno 3 ore! Poi stendete la pasta, infornate e cuocete la vostra deliziosa focaccia a 250°C per almeno 7-8 minuti (controllate che sia ben dorata, in base al forno i tempi di cottura potrebbero cambiare).

Non mi resta che augurarvi: buon appettito!