Ciao bambine, ciao bambini!
Spesso sentiamo parlare indifferentemente di frutta secca e frutta essiccata, ma sono la stessa cosa? Assolutamente no! Hanno caratteristiche, origini e valori nutrizionali completamente diversi: vediamo insieme perché.
La frutta secca, detta anche “frutta a guscio”, indica i semi di alcune piante che hanno caratteristiche simili, come noci, pinoli, mandorle, anacardi o arachidi. In generale, la frutta secca ha una composizione nutrizionale con elevata presenza di grassi, soprattutto insaturi, omega 3 e omega 6, i cosiddetti “grassi buoni”. È un’ottima fonte di vitamine e sali minerali, ma il suo contenuto energetico è piuttosto elevato, pertanto deve essere consumata con moderazione: la porzione giornaliera consigliata dalle linee guida per una sana alimentazione è 30 g. Aggiunta nello yogurt, ad esempio, costituisce un’ottima merenda!
La frutta essiccata invece è la frutta fresca sottoposta al processo di essiccazione, che va a eliminare l’acqua dall’alimento: si tratta di un buon metodo naturale di conservazione, conosciuto già dall’antichità. In passato l’essiccazione avveniva con il calore (o del sole o del fuoco), mentre oggi esistono metodologie industriali più efficienti e veloci. Ma cosa succede a livello nutrizionale? La frutta essiccata ha una densità di zucchero molto concentrata, quindi è consigliabile non abusarne. Può costituire un’ottima fonte o ricarica di energie nel pre e post-allenamento sportivo, ma è meglio evitare di usarla come spezza-fame: preferite la frutta fresca!
